Bloomberg New Energy Finance (BNEF) in un rapporto appena pubblicato, spiegano come fotovoltaico e eolico off-shore abbiano trainato, a livello globale, la scalata agli investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Questi dati mostrano come, nel 2014, vi sia stato un aumento del +16%, per un totale di 310 miliardi di dollari.
Pur fidandomi dell'assoluta veridicità della fonte, in Europa non abbiamo assistito a un incremento delle rinnovabili ma, dalle mie esperienze personali, mi è sembrato addirittura che il mercato stia vivendo una fase di contrazione. Infatti, proseguendo nella lettura dell'articolo, si viene a conoscenza che il nostro continente è:
"l’unico grande mercato dell’energia pulita a restare sostanzialmente stabile, con un misero +1% che ha portato la quota degli investimenti a 66 miliardi di dollari."
A farla da padrone, come al solito negli ultimi anni, sono i cinesi balzati al 32%, toccando il record di 89 miliardi di dollari. In parte, penso che questo marcato aumento sia imputabile alle disastrose condizioni ambientali delle città cinesi e che Pechino sia alla ricerca di una soluzione al problema dello smog.
Perché allora non cavalcare l'onda e offrire il know-how tecnico appreso negli ultimi anni? Paesi come Cina, Stati Uniti, Brasile, India e Sud Africa potrebbero essere un ottimo mercato per esportare i servizi relativi al campo delle energie rinnovabili in attesa di una ripresa degli investimenti nel Vecchio Continente.