martedì 16 dicembre 2014

L'Empire State Building "mostra" sostenibilità



Sono appena ritornato da un viaggio negli Stati Uniti, per l'esattezza da New York, dove non ho potuto non andare a visitare uno dei simboli della città: l'Empire State Building.

Situato a Manhattan tra la Fifth Avenue e la West 34th Street dal 1931 al 1967 ha detenuto il record di grattacielo più alto al mondo. Questa imponente costruzione, per anni, è stata sicuramente anche un "mostro" energivoro.

Essendo capitato li per caso sul tardo pomeriggio ho deciso di concedermi il tempo per una visita alla terrazza panoramica dell'ottantaseiesimo piano. Superata la coda iniziale per i biglietti e varcati i controlli di sicurezza, mi sono imbattuto in una vera e propria mostra sulle iniziative volte all'ammodernamento in ottica sostenibile di questo simbolo americano. Infatti, a partire dal 2009, è stato intrapreso un cammino volto al risparmio energetico. Per esempio ora i vetri delle finestre sono basso emissivi, il sistema di riscaldamento è stato ripensato e rinnovato e vengono utilizzate moderne tecniche per l'illuminazione. I tecnici hanno stimato che, una volta concluse tutte le lavorazioni necessarie, l'Empire State Building ridurrà l'utilizzo totale di energia di oltre il 38%, i costi energetici di 4,4 milioni di dollari l'anno e le emissioni di anidride carbonica di 105.000 tonnellate nel corso dei prossimi 15 anni.

Secondo la mia modestissima opinione di cittadino europeo, tutto ciò non è di per se così eclatante da sentire il dovere di dedicare una mostra ma, in ottica statunitense, è un vero e proprio punto di svolta. Nella terra del consumismo sfrenato, degli eccessi e dei consumi senza senso si sta facendo strada l'idea che questo tipo di atteggiamento non è più sostenibile. Qualcosa forse sta cambiando anche oltre oceano, sintomo che la strada da seguire è proprio questa perché è forse l'unica.

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