giovedì 20 novembre 2014

SALVIAMO LE ALPI APUANE


Il Pizzo dell'Uccello 1781 m s.l.m.


Sono da sempre un appassionato della Montagna, mi piace camminare, fare sci alpinismo, arrampicare e godere dei paesaggi meravigliosi che solo la Montagna sa offrire.

Alcuni anni fa, per lavoro, dovetti recarmi a Sestri Levante. Provenendo dal Trentino-Alto Adige decidemmo di andare a Parma e da lì prendere l'autostrada A15 in direzione La Spezia. Questa è detta anche autostrada della Cisa in quanto supera l'Appennino Tosco-Emiliano presso il valico della Cisa. Proprio scendendo da questo passo, sulla sinistra, vidi un gruppo montuoso che stuzzicò la mia attenzione. Erano le Alpi Apuane. Così diverse dall'Appennino e così maestose, una vista sicuramente molto appagante per un amante della Montagna. In seguito ho iniziato a conoscere le Apuane anche grazie ai racconti di un mio amico che è solito frequentarle.

La roccia che compone queste montagne è il marmo e ai loro piedi si trova il comune di Carrara. Qui si estrae e si lavora il marmo di Carrara, probabilmente il marmo bianco più famoso al mondo. Essendo così pregiato e richiesto è una risorsa economica in grado di movimentare ingenti capitali. Ovviamente, come spesso accade, il denaro diventa più importante della salvaguardia del territorio e dell'ambiente.

Le cave viste da Campo Cecina (fonte Wikipedia).


Come si può vedere dalla foto, le cave non risparmiano nulla, sventrano le montagne, erodono i passi e i crinali. Addirittura 70 delle 300 cave attive sono all'interno del Parco naturale riconosciuto dell'Unesco. La lobby del marmo è molto potente perché, ovviamente, gli interessi in gioco sono molto alti e la politica, che dovrebbe conciliare questa attività economica con la salvaguardia del territorio e del paesaggio, è assente.

Nessun commento:

Posta un commento