Finite le scuole medie, all'atto della scelta del percorso da intraprendere, come ogni adolescente che si rispetti, ero molto confuso. All'epoca le materie scientifiche non mi appassionavano e per questo motivo le avevo escluse dalle mie scelte, esperienza che al momento dell'iscrizione all'università si sarebbe completamente capovolta. Mi orientai verso il liceo classico e il liceo linguistico e, per una serie di cause e motivi, decisi che avrei frequentato il secondo.
Il primo impatto non fu proprio dei più rosei, per mancanza di studio e per svogliatezza i risultati tardavano ad arrivare. In ogni caso, dal terzo anno in poi mi appassionai alle lingue, soprattutto al francese per la straordinaria capacità di insegnamento della professoressa. Inizialmente furono dettati a sorpresa e brutti voti ma nell'anno della maturità ero in grado di leggere un intero libro in lingua cosa, secondo me, assolutamente straordinaria.
Successivamente, nella mia vita professionale ma anche in quella privata, è capitato di imbattermi in testi tecnici a dir poco ridicoli. Mi sono fatto l'idea che la tendenza generale sia quella del fai da te per risparmiare denaro e risorse. Molti pensano che basti poco per tradurre un testo, che tanto su internet si possano trovare traduttori automatici e che il proprio nipote per 50 € riesca tranquillamente nell'impresa. Io a questo punto mi sono chiesto se veramente ne valga la pena o se non sia meglio rivolgersi a un professionista.
Chi meglio di un ingegnere potrebbe tradurre un testo tecnico se in possesso di adeguate conoscenze linguistiche? Ovviamente potrei tradurre esclusivamente da un'altra lingua all'italiano perché solo un madrelingua ha la padronanza e la sensibilità di rendere un testo. In passato mi sono già misurato con esperienze simili, infatti ho tradotto alcuni manuali tecnici di un impianto a olio diatermico. Con qualche aiuto ho pensato di contattare una società di traduzione e vedere che possibilità può offrire questo ambito.
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